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Il terzo itinerario inizia da Piazza Duomo, centro sociale e religioso della città, realizzata a partire dal XIII secolo in concomitanza con l’edificazione della cattedrale di San Massimo (duomo), la cui facciata attuale è in stile neoclassico (fine XIX sec.), con la parte superiore e le due torri campanarie aggiunte nel 1928.

L’interno è barocco a una navata con pianta a croce latina. Attualmente è chiusa per restauro. Sul lato sinistro della piazza si trova la chiesa di Santa Maria del Suffragio, edificata dopo il sisma del 1703 in ricordo delle vittime del grande terremoto e restaurata, dopo il 2009, grazie al contributo del Governo Francese. Composta da un poderoso corpo di fabbrica, a base rettangolare e di stile tardo-barocco, con una preziosa cupola progettata dal grande architetto Giuseppe Valadier. La chiesa è aperta dalle 9 alle 18; nei festivi dalle 9 alle 20. La piazza è arricchita della presenza di due fontane, realizzate in pietra locale da Nicola D’Antino con l’aggiunta delle due statue gemelle in bronzo. Dirigendosi su Via Sassa, si arriva dopo 100 metri alla basilica di San Giuseppe Artigiano, già San Biagio (XIII sec.), nella cui facciata tripartita scandita da lesene, si aprono tre portali in pietra a timpani aggettanti. L’interno ha un impianto basilicale a tre navate con pilastri corinzi. Di rilievo il monumento funebre Camponeschi, mausoleo equestre realizzato da Gualtiero d’Alemagna nel 1432. Adiacente la chiesa si trova l’Oratorio di San Giuseppe de’ Minimi, che fa parte dello stesso complesso; la facciata, su via Roio, è di origine trecentesca ma rimaneggiata nel 1930, con due monofore gotiche e il portale lunettato.

L’interno è a sala unica di forma ellittica, con cappella absidale (per la visita a chiesa e Oratorio: tel. 0862 361179).

Tornati in piazza Duomo si percorrono prima via Sassa, poi via Scardasseri, via Sallustio e via Camponeschi, per giungere nella seicentesca piazza Margherita, dove è possibile ammirare la facciata del Palazzetto dei Nobili, la cui struttura attuale è dei primi del Settecento: si presenta con due portali, racchiusa da pesanti lesene in pietra e suddivisa sui due piani da una cornice marcapiano. L’interno è caratterizzato da una sala rettangolare con volta a carena su cornicione, ricca di decorazioni e quadri. L’edificio, di proprietà del Comune, viene utilizzato per mostre ed eventi (per la visita: tel. 0862 191 0737). Di fronte al palazzo si trova l’ottocentesca fontana di Santa Margherita, mentre sulla destra campeggia il Palazzo Camponeschi, anch’esso frutto della ricostruzione settecentesca; ospita il Rettorato dell’Università dell’Aquila.

La facciata è di gusto eclettico su stile barocco e costituisce un corpo unico con la chiesa di Santa Margherita o dei Gesuiti. Chiude il terzo lato della piazza Palazzo Pica Alfieri, sempre settecentesco; la facciata del 1726 è tripartita e caratterizzata da una balconata sorretta da quattro esili colonnine, che sovrasta i due portali d’ingresso. All’interno è presente un ampio cortile mentre nei saloni, oltre agli arredi settecenteschi, c’è una pinacoteca con oltre 50 dipinti (per la visita: tel. 0862 191 0737).

Sul lato destro della piazza si trova il Palazzo Margherita, storica sede del Municipio cittadino (chiuso per restauro). Edificato nel XIII secolo come Palazzo del Capitano, fu restaurato nel XVI per diventare residenza di Margherita d’Austria. A lato del Palazzo, su via Cavour, c’è la Torre civica, elemento superstite del Palazzo del Capitano, uno dei più antichi della città (XIII sec.). Proseguendo verso ovest su Via Bafile e poi su via Roma si arriva alla chiesa di San Pietro a Coppito, una delle chiese Capo-quarto dell’Aquila. La facciata a coronamento orizzontale è nel tipico stile medievale aquilano.

Il portale, ricco di notevoli motivi ornamentali, è affiancato da due leoni in pietra di epoca romana (da Amiternum) e sovrastato da un rosone senza raggiera. Sul prospetto di sinistra si apre un portale laterale in stile borgognone (XIII sec.), mentre su quello di destra si erge una possente torre campanaria a pianta ottagonale (XIII sec.). L’interno è ad aula unica con copertura lignea.

Di rilievo sono la presenza di una navatella a destra con arcate a tutto sesto e alcuni affreschi che vanno dal XIII al XVI secolo.

Nella piazza antistante c’è la fontana a pianta dodecagonale con fregio di un’aquila, simbolo della città, e fontanile sovrastante.

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