L’ultimo itinerario cittadino inizia da Porta di Poggio Santa Maria, detta anche Porta della Stazione. È l’ultimo ingresso realizzato nelle mura urbiche in seguito alla costruzione della stazione ferroviaria (XIX sec.). Il sistema delle mura si snodava per circa 4 km lungo il quale si aprivano ben 12 porte con 86 torri; erano collegate da due assi viari che dividevano la città in 4 quarti. Tra le principali porte c’era anche Porta Rivera (le altre erano Barete, Bazzano e Paganica). Sita 400 metri più a est su via Tancredi da Pentima, è stata ricostruita dopo il sisma del 1703. Sulla destra si trova la scenografica Fontana delle 99 Cannelle (XIII sec.), il monumento civile più antico della città, a pianta trapezoidale, di notevole impatto prospettico. È costituita da novantatré mascheroni in pietra e sei cannelle singole, dalle quali sgorga acqua. Secondo la tradizione, le cannelle rappresenterebbero i novantanove castelli che, nel XIII secolo, parteciparono alla fondazione dell’Aquila. Risalendo i gradoni della Fontana ci si trova di fronte la chiesa di San Vito alla Rivera. Coeva alle mura, ha una facciata continua rivestita in pietra bianca, inquadrata tra lesene. Ha un portale lunettato e un oculo con, ai lati, due meridiane (per la visita: tel. 0862 26059).
Nei pressi si trova l’ingresso del Museo Nazionale d’Abruzzo (MuNDA). Istituito agli inizi degli anni ’50 nella storica sede del forte spagnolo; oggi ospita in sette sale un corredo di opere altamente rappresentativo dell’arte abruzzese, dalle antiche civiltà degli Abruzzi fino al barocco, con reperti archeologici, sculture e pitture (orari di apertura su www.museonazionaleabruzzo.beniculturali.it). Risalendo verso il centro si può attraversare il Borgo della Rivera, primo nucleo urbano (XIII sec.), fino alla sommità dove c’è il Convento dei Cappuccini di Santa Chiara, che sorgeva sopra una chiesetta dell’XI secolo.
