La chiesa di Santa Chiara d’Acquili è la più antica tra quelle presenti all’interno della cinta muraria. Venne consacrata dal vescovo di Forcona Odorisio nel 1195, prima della fondazione ufficiale della città (1254), quale chiesa parrocchiale del villaggio di Accula o Accule. Nel 1256 fu concessa alle monache di Santa Chiara d’Assisi, da cui il complesso deriva il titolo. In seguito al devastante sisma del 1703 l’edificio di culto subì un rifacimento pressoché integrale. Le suore francescane restarono nel monastero fino al 1809, quando l’ordine venne soppresso e il monastero passò al demanio. Nel 1879 l’arcivescovo Luigi Filippi lo riscattò, assegnandolo ai padri cappuccini che, nel 1866, avevano dovuto abbandonare i loro conventi aquilani. L’elemento più antico è rappresentato dalla facciata, austera ed elegante. Dall’interno della chiesa, che originariamente presentava un ricco apparato decorativo, proviene una preziosa scultura in legno policromo, opera di scuola napoletana della prima metà del ‘500, successivamente pervenuta al Museo Nazionale d’Abruzzo. La statua, raffigurante la Vergine, posta in alto e in prossimità della chiesa, è oggetto di un culto particolarmente sentito dalla popolazione e su di essa, in occasione della ricorrenza dell’Immacolata Concezione, viene posta una corona votiva con una cerimonia commossa e partecipata, attraverso la quale si rende omaggio altresì alle vittime del bombardamento dell’8 dicembre 1943.
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