Il Comune dell’Aquila forma gli “Ambasciatori della Cultura per L’Aquila 2026”, iniziativa inserita nel programma “L’Aquila città accogliente” nell’anno da Capitale italiana della Cultura. Il progetto consiste in incontri formativi che si terranno nel mese di dicembre 2025, secondo il calendario riportato nella modulistica, e nel mese di gennaio 2026, secondo date che verranno successivamente comunicate. Il corso prevede un singolo incontro. Si potrà scegliere tra una delle date proposte e potranno partecipare, per ogni singola attività, un massimo di cinque persone compreso il titolare.
Gli incontri che si svolgeranno nel mese di dicembre avranno la durata di circa 2 ore e 30 minuti, mentre quelli che saranno programmati a gennaio avranno una durata maggiore e consentiranno il conseguimento dell’attestato. Ogni attività può partecipare a un incontro formativo nel mese di dicembre, a un corso nel mese di gennaio oppure a entrambi.
La partecipazione a un solo incontro è comunque sufficiente per conseguire il titolo di Ambasciatore della città della cultura 2026, e dà diritto a ricevere l’adesivo da apporre nel proprio esercizio e le spillette brandizzate.
I corsi gratuiti sono rivolti a commercianti, operatori economici, associazioni sportive e culturali e a tutti i cittadini che operano quotidianamente a contatto con il pubblico.
Il progetto, nato su impulso del Comitato dei garanti per L’Aquila 2026, mira a incoraggiare lo sviluppo della cittadinanza, ad accrescere la coscienza critica e il pensiero creativo, a rafforzare la qualità dell’accoglienza e a diffondere una conoscenza più ampia e consapevole del patrimonio storico, artistico e identitario della città, rendendo ogni partecipante un punto di riferimento nella narrazione della L’Aquila che si prepara al suo anno da Capitale.
L’iniziativa rientra tra le azioni di promozione culturale previste per il 2026 e conferma l’impegno dell’Amministrazione nel costruire una città sempre più accogliente, inclusiva e pronta a cogliere le opportunità legate al titolo ottenuto. Il progetto potrà inoltre contribuire a sviluppare buone pratiche di educazione al patrimonio culturale, utili anche oltre il 2026.